Mostra fotografica

REFUGEES: stranded in Italy (Rifugiati: bloccati in Italia) di Luca Toffolon - Collettivo Fotosocial è la mostra fotografica che sarà ospitata nell’edizione 2015 del Festival della solidarietà, all’interno del parco Langer.  

Una mostra che abbiamo scelto in sintonia con il tema di quest’anno: Share is care. Sei ciò che condividi.  logo_collettivo

Parlare di condivisione attraverso la fotografia può sembrare qualcosa di astratto e poco praticabile, eppure il Collettivo Fotosocial ci riesce benissimo: la loro storia insegna come “fare insieme” sia una ricchezza e permetta di realizzare opere di valore.

La condivisione risiede nel contributo di tutti i componenti del Collettivo alla realizzazione della mostra: i loro progetti fotografici si contraddistinguono per la partecipazione del gruppo e per l’attenzione al tema e alla storia raccontata.

Venerdì 12 giugno: incontro a Città di Castello con Dario Antonini del Collettivo Fotosocial 

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LA MOSTRA

REFUGEES: stranded in Italy  è un progetto fotografico rivolto agli italiani che descrive il cinico procedimento burocratico a cui i rifugiati sono sottoposti per la richiesta di un permesso di soggiorno.

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“Refugees” sono i più di 200.000 richiedenti asilo politico arrivati in Italia con la crisi libica.

Nella rotta verso la Libia, nel Deserto del Sahara, se si finiscono i soldi si diventa “stranded” ovvero bloccati, senza speranza; non si ha la possibilità di andare avanti o tornare indietro. I richiedenti asilo hanno trovato la medesima situazione in Italia: bloccati in un labirinto burocratico per la richiesta di asilo politico.

IL COLLETTIVO FOTOSOCIAL

Il gruppo è nato nel 2008 dall’incontro tra fotografi di viaggio e di documentazione, convinti che il valore delle storie stia nella loro narrazione. Nel corso degli anni il Collettivo Fotosocial  è cresciuto nella qualità, nella struttura e nel metodo di lavoro, definendo quel processo etico e dialogico che lo contraddistingue dalle altre realtà fotografiche italiane, grazie anche all’eterogeneità degli studi e delle capacità dei componenti.

Nel 2013 il Collettivo Fotosocial si è costituito in associazione di promozione sociale: nasce così una delle realtà collettive più interessanti del  panorama  italiano, impegnata nella valorizzazione della conoscenza attraverso l’immagine e finalizzata alla trasformazione sociale.

Sono il coinvolgimento emotivo, la partecipazione consapevole, la forte propensione all’ascolto e al dialogo a permettere di riportare i particolari più autentici e le sottili sfumature che tendono, normalmente, a sfuggire al comune sguardo fugace. Ed è forse proprio questa attenzione  che rende il lavoro del Collettivo Fotosocial autentico ed emozionante.

Il Collettivo Fotosocial usa la fotografia  come mezzo per raccontare, analizzare criticamente, riflettere e condividere. È il loro modo di creare coscienza, relazioni e conoscenza.