Mostra fotografica
Sin dalla prima edizione il Festival della Solidarietà ospita una mostra fotografica sui temi della manifestazione: siccome il soggetto del 2015 è la condivisione, quest’anno il parco A. Langer accoglierà REFUGEES: Stranded in Italy, di Luca Toffolon, Collettivo Fotosocial.
Parlare di condivisione attraverso la fotografia può sembrare qualcosa di astratto e poco praticabile, eppure il Collettivo Fotosocial ci riesce benissimo: la loro storia insegna come fare insieme è una ricchezza e permette di realizzare opere di valore.
La condivisione risiede nel contributo di tutti i componenti del Collettivo alla realizzazione della mostra: i loro progetti fotografici si contraddistinguono per la partecipazione del gruppo e per l’attenzione al tema e alla storia raccontata.
LA MOSTRA
REFUGEES: Stranded in Italy è un progetto fotografico rivolto agli italiani che descrive il cinico procedimento burocratico a cui i rifugiati sono sottoposti per la richiesta di un permesso di soggiorno.
“Refugees” sono i più di 200.000 richiedenti asilo politico arrivati in Italia con la crisi libica.
Nella rotta verso la Libya, nel Deserto del Sahara, se si finiscono i soldi si diventa “Stranded” bloccati, senza speranza; non si ha la possibilità di andare avanti o tornare indietro. I richiedenti asilo hanno trovato la medesima situazione in Italia: bloccati in un labirinto burocratico per la richiesta di asilo politico.
IL COLLETTIVO FOTOSOCIAL
Il gruppo è nato nel 2008 dall’incontro tra fotografi di viaggio e di documentazione, consapevoli che il valore delle storie stia nella loro narrazione. Nel corso degli anni il Collettivo Fotosocial è cresciuto nella qualità, nella struttura e nel metodo di lavoro, definendo quel processo etico e dialogico che lo contraddistingue dalle altre realtà fotografiche italiane, grazie anche all’eterogeneità degli studi e delle capacità dei componenti.
Nel 2013 il Collettivo Fotosocial si è costituito in Associazione di Promozione Sociale: nasce così una delle realtà collettive più interessanti del panorama italiano, impegnata nella promozione della conoscenza attraverso l’immagine e finalizzata alla trasformazione sociale.
Sono il coinvolgimento emotivo, la partecipazione consapevole, la forte propensione all’ascolto e al dialogo a permettergli di riportare i particolari più autentici e le sottili sfumature che tendono, normalmente, a sfuggire al comune sguardo fugace. Ed è forse proprio questa attenzione che rende il lavoro del Collettivo Fotosocial autentico ed emozionante.
Il Collettivo Fotosocial usa la fotografia come mezzo per raccontare, analizzare criticamente, riflettere e condividere. È il loro modo di creare coscienza, relazioni e conoscenza.